Lasciti solidali: 3 luoghi comuni da sfatare
Il lascito solidale è un gesto d’amore e altruismo che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare.
Ecco 3 luoghi comuni sui lasciti solidali:
#1 “Il testamento solidale è roba da ricchi” – Non è così. Il lascito solidale è una forma di filantropia veramente alla portata di tutti. l testamento solidale è un lascito a favore di Enti, Associazioni e Organizzazioni non profit, una scelta che permette di contribuire a cambiare il mondo, anche dopo la vita. È un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato e modificato in qualsiasi momento. Per farlo, non occorrono ingenti patrimoni: per sostenere il lavoro quotidiano di Associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo lascito – una piccola somma di denaro, un bene mobile o immobile, una polizza – può fare la differenza.
#2 “Sono gli uomini che pensano al testamento” – La realtà è proprio l’opposto: il lascito solidale è “rosa”, come conferma anche una ricerca condotta lo scorso aprile dal Comitato Testamento Solidale tra le Organizzazioni aderenti per raccontare il fenomeno del lascito solidale dal punto di vista di chi opera per realizzare progetti in ambito umanitario, socio-sanitario e ambientale. Oltre a confermare la crescita di questo strumento di solidarietà concreta, l’indagine mostra che il lascito proviene in maggioranza da donatrici (61%), mentre per oltre il 30% il testamento solidale viene scelto in egual misura da uomini e donne.
#3 “Fare un lascito solidale penalizza i familiari” – Sbagliato: parliamo di un lascito in favore di una causa benefica inserito in un testamento che, secondo la normativa italiana, tiene sempre conto dei legittimi interessi degli eredi.
Il testamento solidale è una scelta che permette di contribuire a cambiare il mondo, anche dopo la vita. Un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari.