Con i lasciti solidali diamo vita alla ricerca scientifica
Qui l’intervista a Ferdinando Ricci, referente lasciti della Fondazione Umberto Veronesi.
Quanto conta per Fondazione Veronesi la raccolta fondi in lasciti solidali?
“I fondi provenienti dai lasciti testamentari rappresentano circa il 20% dell’ammontare complessivo della raccolta fondi di Fondazione. Negli ultimi anni stiamo riscontrando un aumento del numero di lasciti a noi destinati, questo ci conferma che il lavoro quotidiano di Fondazione nella promozione di tale forma di dono, insieme a quello delle altre ONP e naturalmente di Comitato Testamento Solidale stia favorendo la consapevolezza fra i nostri concittadini nel poter utilizzare il testamento come strumento di donazione per il raggiungimento di obiettivi in ambito sociale”.
Sappiamo che ogni lascito è una storia a sé: cosa significa per voi?
“È proprio vero, ogni lascito si porta dietro una storia particolare, si va dalla coppia che ha deciso insieme di inserire nei rispettivi testamenti un lascito a favore della ricerca, la signora che avendo perso entrambi i genitori a causa di un tumore vuole sostenere la battaglia contro questo male anche quando lei non ci sarà più, e ancora chi utilizza questa forma di donazione perché vuole aiutare giovani ricercatori a poter lavorare in centri di eccellenza nel nostro paese. Sono poi tante le persone che ci chiedono di far sì che il loro gesto sia dedicato al ricordo di un proprio caro: un genitore, il coniuge, il figlio. Però più che sulle singole storie vorrei riflettere sull’importanza del gesto, è importante sottolineare che ogni lascito solidale permette al testatore di partecipare ad un cambiamento anche quando non ci sarà più, è un dono “puro” in cui si affida alle generazioni future il compito di raggiungere quei risultati in cui la persona crede”.
A quali progetti sono destinate le donazioni?
“I contributi vengono investiti dalla Fondazione Veronesi per iniziative concrete: principalmente finanziamenti a medici e ricercatori qualificati e meritevoli, negli ambiti dell’oncologia, della cardiologia e delle neuroscienze; settori in cui scarseggiano le risorse ed è proprio per questo che nel 2003 il Prof. Umberto Veronesi volle creare la sua fondazione, una organizzazione che ha l’obiettivo di sostenere la ricerca medico scientifica di eccellenza al fine di sviluppare conoscenze scientifiche innovative per metterle al servizio del benessere dei pazienti e della società in cui viviamo”.