Dare concretezza alla missione della scienza al servizio dell’uomo
Tre domande a Cristina Delicato, Direttore Area Fundraising, Università Campus Bio-Medico di Roma
Cosa significa per il Campus Biomedico un lascito?
Per l’Università Campus Bio-Medico di Roma un lascito solidale contribuisce a dare continuità al processo di crescita avviato nel 1994: oggi la nostra è una realtà unica in Italia e in continuo sviluppo. E può continuare a crescere anche grazie ai lasciti testamentari, aiutandoci a dare concretezza alla missione della scienza al servizio dell’uomo. Missione che si concretizza in Università, Ricerca e Assistenza, in una rete di laboratori moderni, collaborazioni internazionali, undici corsi di laurea, un policlinico a gestione diretta, un nuovo e moderno pronto soccorso e un hospice per le cure palliative. Un lascito significa tenere lo sguardo verso il futuro, guardare avanti per migliorare sempre.
Sappiamo che ogni lascito è una storia a sé, ce ne racconta una in particolare?
La storia del Campus è lunga ed emozionante, e chi ha deciso di fare testamento a nostro favore ha scelto di diventare parte di questa storia fatta di persone, idee e passioni, sostenendo nuove storie di vita, ricerca e speranza. Ecco perché non vi racconto una storia in particolare ma due. Quella di Bruna e Bianca, un’assistente di direzione e un’insegnante, che pur non conoscendosi sono state accomunate dalla stessa sensibilità verso i giovani e la loro formazione. Con la loro generosità hanno lasciato un segno importante a beneficio delle future generazioni, per noi rappresentate ad oggi da oltre 5.000 studenti, formati per essere dei professionisti sempre attenti al bene della persona. Bruna e Bianca hanno compiuto un gesto di amore che dura per sempre, attraverso la vita di chi, ogni giorno, si impegna a raggiungere importanti risultati nella ricerca, nella cura e nell’insegnamento.
A quali progetti sono destinati i soldi delle donazioni?
Le somme in denaro o i beni lasciati all’Università Campus Bio-Medico di Roma possono finanziare attività e progetti concreti nei campi della ricerca, dell’assistenza sanitaria e della formazione. I lasciti solidali possono sostenere ad esempio il nuovo Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) realizzato in una zona di Roma prima poco servita da strutture di pronto soccorso, che in questi mesi di emergenza sanitaria è in prima linea come Covid Center. Oppure servono ad accompagnare uno o più studenti bisognosi lungo tutto il percorso di studi o semplicemente contribuiscono alla crescita della struttura per “far continuare la vita”.