Il lascito solidale ad AIL: un gesto di generosità che guarda al futuro
Ci sono storie che lasciano un segno profondo, racconti di persone comuni che, con un semplice gesto, riescono a fare la differenza. È il caso di Luciana Buggetti, una donna di 91 anni che ha scelto di destinare parte della sua eredità a realtà impegnate nel sociale e nella ricerca. Tra queste, AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma – a cui ha devoluto una somma significativa per sostenere la ricerca e l’assistenza ai pazienti.
AIL e testamento: un aiuto concreto alla ricerca e all’assistenza
Scegliere di destinare una parte del proprio patrimonio ad AIL non è solo un atto di grande altruismo, ma un investimento concreto nella ricerca scientifica e nel supporto ai pazienti ematologici. Grazie a queste donazioni, l’Associazione può garantire cure sempre più avanzate, finanziare borse di studio per giovani ricercatori e migliorare la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie.
Lasciti come quello di Luciana rappresentano un segno tangibile di solidarietà, permettendo ad AIL di portare avanti iniziative fondamentali per la lotta contro le malattie del sangue.
Un lascito che abbraccia diverse cause
Oltre ad AIL, Luciana ha scelto di sostenere anche altre realtà impegnate nel sociale. Ha destinato oltre 100mila euro al canile e al gattile del Comune di Bologna e una cifra analoga a un’associazione che si occupa di assistenza ai malati oncologici.
Il lascito solidale è una scelta alla portata di tutti, indipendentemente dall’entità del patrimonio. Ogni contributo, piccolo o grande, può fare la differenza. Storie come questa dimostrano che la generosità non ha confini: è un atto d’amore che continua nel tempo, donando speranza e opportunità a chi ne ha più bisogno.