Pagnotta a forma di cuore. Il lascito testamentario di Marilena Baravalle

Un lascito per un futuro migliore: la storia di Marilena

La storia del lascito di Marilena Baravalle, figlia del rinomato panettiere piemontese Spirito Baravalle, è intrecciata a doppio filo con la passione e l’amore per l’arte della panificazione. Infatti, dopo una vita trascorsa da commercialista, alla sua morte Marilena ha deciso di devolvere una cospicua somma di denaro per permettere a cinque giovani professionisti di portare avanti il proprio sogno.

Il lascito di Marilena: un gesto di immensa generosità

Il lascito testamentario di Marilena Baravalle è la prova che un’eredità, oltre che emotiva, può avere anche sviluppi concreti per chi riceve il dono. Infatti, dopo una vita trascorsa nell’adorazione e nel rispetto dell’arte bianca, Marilena ha deciso di onorare l’attività di suo padre con un atto di estrema generosità: 50.000€, suddivisi in quote annuali di 10.000€ ciascuna, destinati a supportare il lavoro di 5 giovani e aspiranti panettieri.

Il fondo è stato affidato all’Istituto Enogastronomico J.B. Beccari che, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino ha istituito delle borse di studio rivolte agli studenti e agli ex studenti dell’Istituto. L’iniziativa è mirata a mantenere e onorare la memoria di Spirito Baravalle, figura storica della panificazione del capoluogo piemontese, ma anche a promuovere il mestiere della panificazione.

La storia di Marilena: tra drammi e successi

Marilena nasce orfana. Sua mamma, infatti, muore prematuramente mettendo al mondo lei e la sua gemella, che purtroppo subirà la stessa sorte della madre.
Cresciuta con il papà Spirito, Marilena ha sempre avuto a cuore le sue origini e ammirato il lavoro artigianale. L’attività di famiglia nasce come un piccolo laboratorio nel quartiere San Paolo di Torino. Poi pian piano, grazie alla forza e alla dedizione del mastro artigiano è riuscita a crescere e ad espandersi in diverse zone della città fino a diventare un punto di riferimento della città piemontese.

Marilena, pur avendo scelto una carriera diversa, è cresciuta adorando suo padre che le ha insegnato l’umiltà e la forza di rimboccarsi le maniche e andare avanti anche di fronte alle difficoltà più insormontabili.

Per questo l’ultimo gesto di Marilena è stato proprio un lascito solidale. Per spronare 5 giovani panettieri a seguire quella passione che a lei aveva dato così tanto e per aiutarli ad avere un futuro ricco di gioie proprio come aveva fatto suo padre con lei. Gesti come quello di Marilena ci insegnano che un lascito può essere molto di più che un semplice atto notarile, ma la vera e propria scintilla per il futuro di chi ne ha più bisogno.