Una vita al servizio degli altri: la storia di Tiziana
“Utile. Soddisfatta. E anche felice. È così che mi sento pensando che qualcuno, un giorno, quando non ci sarò più, potrà beneficiare dei risultati e delle fatiche della mia vita”.
Tiziana è un medico di sessant’anni, vive a Roma e, un paio di anni fa, ha deciso di intestare una polizza vita ad Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, e una a Fism, la sua Fondazione che si occupa di indirizzare, promuovere e finanziare una ricerca scientifica di eccellenza per individuare terapie e trattamenti efficaci a rallentare il decorso della malattia e per trovare, un domani, la cura definitiva.
“Per circa vent’anni”, racconta, “ho lavorato in uno dei Centri assistenza domiciliare — Cad di Roma, assistendo quei malati che non sono in grado di recarsi negli ambulatori per le visite mediche. Lì ho incontrato molte persone con sclerosi multipla e mi ha colpita, negli anni, la gentilezza, la disponibilità, la premura dei tanti volontari Aism che si prendevano cura di loro. Allo stesso tempo, ho davvero toccato con mano i bisogni di queste persone, l’abbondante quantità di supporti di cui necessitano per migliorare la loro qualità di vita. Alcuni erano davvero molto giovani”.
La sclerosi multipla è infatti una malattia tra le più comuni e più gravi del sistema nervoso centrale, che esordisce per lo più tra i 20 e i 40 anni. “In Italia c’è una nuova diagnosi di sclerosi multipla ogni tre ore. Penso che il mio contributo, benché modesto, possa contribuire a dare sollievo a migliaia di persone”.
Ne parla con entusiasmo Tiziana, e con una certa fierezza: “Sono davvero grata ai volontari di Aism che sono venuti a trovarmi a casa per ringraziarmi, dopo aver saputo delle polizze. È stata una bella esperienza: mi hanno fatto sentire importante, e hanno dato valore alla mia scelta, più di quanto io stessa potessi immaginarmi ed aspettarmi. Un’attenzione che mi ha fatto piacere”.
La dottoressa non ha figli a cui lasciare la propria eredità: “I membri della mia famiglia godono di una buona disponibilità economica e non hanno bisogno dei miei risparmi», spiega, «ecco perché ho ritenuto fosse importante fare questa scelta e intestare le due polizze ad Aism e Fism”.
E aggiunge: “In Italia se non hai figli vieni considerata quasi una persona “inutile”: io credo che non sia affatto così. E lo dimostrerò anche quando non ci sarò più: sono certa che riuscirò ad aiutare gli altri, a prendermene cura, come ho fatto per tanti anni da medico, anche in futuro. E per sempre”.