Campagna “Cosa vuoi fare da grande?”

“Cosa vuoi fare da grande?”. È la domanda che da bambini, almeno una volta, ci si è sentiti fare o abbiamo rivolto a qualche amico. Ma anche quando si è già diventati grandi, non è mai troppo tardi per fare nuovi progetti e c’è già chi inizia a pensare a fare qualcosa “di grande” come un testamento solidale.

È questo il messaggio della base della nuova Campagna del Comitato Testamento Solidale di cui fanno parte 22 prestigiose Organizzazioni non profit – ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, CBM, Greenpeace, Intersos, Istituto Pasteur Italia Fondazione Cenci Bolognetti, OperationSmile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Progetto Arca, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, UICI e Vidas – con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato e di Pubblicità Progresso, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scelta di lasciare una traccia di sé anche quando non ci saremo più per sostenere una causa benefica e aiutare chi ne ha più bisogno anche dopo la morte.

Negli ultimi anni sempre più star internazionali hanno fatto parlare di sé per la decisione di lasciare in beneficenza una parte, a volte la totalità o quasi, dei propri averi: dal magnate USA Warren Buffett che ha annunciato di voler lasciare in beneficenza il 99% del proprio patrimonio (circa 60 miliardi di dollari) al regista George Lucas il quale ha dichiarato di voler impegnare gran parte delle proprie risorse per supportare le future generazioni di studenti di tutte le età, al cantante Sting che ha deciso di destinare il proprio patrimonio al sostegno di numerose cause umanitarie e ambientaliste.

Nel 2013, secondo lo studio GFK Italia per il Comitato Testamento Solidale, gli Italiani avevano un gap di conoscenza e una resistenza psicologica e culturale alle parole “testamento” e “lascito”. Oggi sono circa 1.300.000 gli over 50 che hanno già fatto, o sono orientati a fare, un “lascito solidale”. Una platea, pari al 5% della popolazione, che sembra destinata ad estendersi oltre i 3 milioni e che si è dichiarata “propensa” a valutare questa ipotesi, con un bacino di mezzo milione di donatori in più rispetto al 2016 e registrando una crescita del 15% di questa forma di beneficenza.

“C’è chi sostiene che pensare al testamento significhi fare una riflessione sulla morte, ma chi ha già inserito un lascito nelle ultime volontà dichiara, invece, che prendere in considerazione l’idea di fare un testamento solidale significa scegliere la vita e continuare ad esserci anche quando non ci saremo più – dichiara Rossano Bartoli Portavoce del Comitato Testamento Solidale e Presidente della Lega del Filo d’Oro – Anche se le persone a cui ci rivolgiamo di progetti personali o professionali ne hanno già realizzati tanti nel corso della loro vita, in fondo essere grandi vuol dire poter fare cose grandi. E con un lascito testamentario, i sogni ancora non realizzati possono diventare concreti e realtà. Fare un testamento solidale è un po’ come vivere un’altra vita per gli altri. Ci auguriamo che la nostra nuova Campagna informativa possa spingere le persone a fare una riflessione sul futuro e perché no ad avere il coraggio e l’ottimismo di credere un domani migliore”.

Le ultime stime dell’Osservatorio Fondazione Cariplo ci dicono che 420mila famiglie italiane sceglieranno di fare un lascito solidale entro il 2030, con un incremento delle possibili donazioni di circa il 23% del valore economico attuale. Si passerebbe quindi dai 105 miliardi di euro del 2009 ai 129 miliardi di euro previsti nei prossimi anni. Tuttavia, l’Italia resta il fanalino di coda in Europa. In tal senso è l’Inghilterra a farla da padrona con il 49% degli inglesi che sceglie di fare un lascito, seguiti da Olandesi (33%) e Tedeschi (28%).

“Il Consiglio nazionale del Notariato anche quest’anno ha rinnovato il patrocinio e la collaborazione con il Comitato Testamento solidale al fine di continuare a promuovere la conoscenza dei lasciti testamentari – ha spiegato Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore – Il notaio rappresenta un punto di riferimento, umano e professionale, per dare corretta attuazione alle disposizioni anche ispirate da sentimenti di solidarietà sociale. I risultati ottenuti negli ultimi anni insieme al Comitato dimostrano il valore di queste campagne informative in favore dei più bisognosi”.