2013 . Nasce il Comitato Testamento Solidale

Il 5 giugno 2013 presso la sede Sala stampa estera a Roma è stata lanciata, con la collaborazione e il Patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, “Testamento Solidale”, la prima grande campagna congiunta di informazione e sensibilizzazione per fare cultura e promuovere la solidarietà testamentaria in Italia.

Alla domanda rivolta a Woody Allen durante una celebre conferenza stampa “Come è cambiata negli ultimi decenni la sua idea sulla morte?”, la risposta è stata “Sono ancora fortemente contrario”. Stando ai numeri, la maggior parte degli italiani la pensa come il famoso regista. Infatti, 8 italiani su 10 non hanno mai preso in considerazione l’idea di mettere nero su bianco le “ultime volontà”. Addirittura 6 su 10 escludono di farlo, mentre il 21% “potrebbe pensarci su”. Questo è quanto emerso da un’indagine realizzata per la campagna Testamento Solidale da GFK Eurisko e basata su un campione di quasi 1.500 individui rappresentativo della popolazione italiana over 55. Soltanto 1,5 milioni di italiani ha già fatto testamento, mentre il 5% è intenzionato a farlo e il 6% ci ha pensato ma è ancora incerto se farlo, oppure no.

Lo studio conferma una propensione bassa al testamento da parte degli italiani, vicina a quella già registrata nel 2012 dall’Agenzia delle Entrate (15,78%) e di gran lunga inferiore a quella di altri Paesi, ad esempio quelli anglosassoni: in Gran Bretagna la propensione si attesta intorno all’80%, negli USA al 50%.

Alla base del “rapporto difficile” con il testamento c’è l’ansia legata all’idea della fine della vita, ma anche il timore di causare problemi familiari. Come nelle più classiche commedie all’italiana, quelle dei “Parenti Serpenti”, la parola “testamento” evoca solitudine affettiva, timore di possibili reazioni negative da parte degli eredi, se non addirittura liti e trame familiari.

Inoltre, lo studio mette in luce come tra gli italiani ci sia la necessità di saperne di più: tanti pensano al lascito come una “roba da ricchi”, oppure credono che obblighi all’intera donazione del proprio patrimonio, ma anche, più banalmente, molti non sanno a chi rivolgersi, oppure temono che una richiesta di informazioni possa vincolarli ad un impegno.

Invece, fare un lascito solidale ad associazioni riconosciute significa garantire cibo, salute e istruzione a milioni di bambini. Vuol dire aiutare le persone con disabilità ad integrarsi al meglio nei territori in cui vivono, fornendo servizi socio-sanitari adeguati, e sostenere la ricerca scientifica contro malattie come la leucemia e la sclerosi multipla. Dare un supporto diretto alle comunità più fragili in Africa. Promuovere la cura e la ricerca per migliaia di malati in Italia.

RELATORI

Rossano Bartoli
Portavoce Comitato Testamento Solidale

Paolo Anselmi
Vice Presidente di GfK Eurisko

Gabriele Noto
Vice Presidente Consiglio Nazionale Del Notariato

Marino Niola
Antropologo

MODERATORE

Maria Teresa Lamberti
GR Rai

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