Fare la differenza: l’empatia e la solidarietà di Guido
Intervista a Emanuela Di Pietro, Responsabile lasciti e grandi donazioni di AISM.
Ciao Emanuela, quanto conta per voi la raccolta fondi in lasciti solidali?
La raccolta fondi da lasciti testamentari per AISM è una risorsa importante. Anzi centrale. Aism, infatti è un’associazione che possiamo definire ormai storica sul lascito in Italia: ha iniziato a parlare di lasciti negli anni 90′, per la precisione nel 1995, quando abbiamo lanciato la nostra prima campagna lasciti. Ormai, grazie a questo lavoro costante, per AISM i lasciti costituiscono il 7% della raccolta fondi: riceviamo in media circa 13-15 successioni all’anno e nel 2017 ne abbiamo ricevute 13, per una raccolta complessiva di circa 1 milione e 600 mila euro.
Si tratta di lasciti di persone che scelgono di ricordarsi nel proprio testamento di AISM o della sua Fondazione – FISM . Alcune persone scelgono infatti di fare un lascito ad AISM, affinché il loro lascito aiuti a finanziare i servizi e l’assistenza per le persone con sclerosi multipla, altri che hanno particolarmente a cuore la ricerca, scelgono FISM – Fondazione Italiana Sclerosi Multipla – che promuove e finanzia la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla a livello nazionale e internazionale ed è attualmente il primo ente finanziatore in Italia e terzo nel mondo.
Sappiamo che ogni lascito è una storia a sé. Ne ricordi una in particolare?
Dietro a ogni numero c’è una storia e una persona: in alcuni casi abbiamo la fortuna e l’onore di conoscere in vita queste persone che decidono di compiere questo gesto importante e generoso, talvolta invece no perché scelgono di comunicarcelo. Una di queste persone mi colpì in modo particolare: fin dalla prima volta che la sua storia è giunta sulla mia scrivania abbiamo instaurato un rapporto intenso, continuativo.
Cosa successe esattamente?
Si chiamava Guido ed era una persona già abbastanza anziana: non aveva avuto ancora contatti con noi e ci ha raggiunti semplicemente per richiedere la guida ai lasciti; non conosceva la malattia, ma era stato colpito da un ictus e non riusciva a camminare bene e ad articolare bene le parole. Si tratta di sintomi che possono comparire anche nelle persone con sclerosi multipla; in quel momento difficile si è sentito chiamato in causa e si è ricordato di AISM. Guido non aveva figli e ha deciso di ricordarsi nel suo testamento di altre persone colpite da sintomi simili ai suoi. Un gesto di empatia e generosità che noi ricorderemo per sempre. Un’anima conviviale, che amava la vita: ricordo che ci invitava sempre fuori a pranzo per parlare insieme, per mostrarci il suo amore per le cose belle della vita e per gli altri.
A cosa sono stati destinati i soldi di questa donazione?
Avendo scelto AISM, Guido ha contribuito a realizzare progetti concreti e tangibili: basti pensare al lavoro attivo e quotidiano di AISM che, grazie ai volontari e alle 100 Sezioni Provinciali sparse su tutto il territorio, è al fianco delle circa 118 mila persone con sclerosi multipla in Italia e delle loro famiglie.