Il peso della pandemia sulla scelta di donare nelle ultime volontà
Sono sempre di più le persone che nell’ultimo anno hanno deciso di donare. La pandemia ha aumentato l’interesse verso il lascito: secondo una ricerca effettuata su tutte le Organizzazioni che fanno parte del Comitato Testamento Solidale, per il 74% il clima vissuto nel 2020 ha accelerato la scelta di chi stava già pensando di redigere un testamento solidale. Il 22% del campione ha poi avuto esperienza diretta di donatori che hanno optato per un lascito testamentario dopo aver vissuto, in prima persona o in famiglia, l’esperienza del Covid-19.
Ma la vera sfida di molte organizzazioni è portare la cultura del lascito a un target più “giovane”, già a partire dai 50 anni. Il 74% delle onp dichiara di avere già messo in atto delle strategie di comunicazione per portare il tema del lascito ad un target di fascia +50 o di essere seriamente intenzionata a farlo.
Il testamento solidale è un lascito a favore di enti, associazioni e organizzazioni onlus, una scelta che permette di contribuire a cambiare il mondo, anche dopo la vita. Un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari. E senza che siano necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo lascito può fare la differenza. Si può lasciare anche solo una piccola parte dei propri beni, ad esempio una somma di denaro di qualsiasi entità, un bene mobile (un arredo, un’opera d’arte, un gioiello etc..), un bene immobile, una polizza, azioni e titoli d’investimento.